Iso Fidia in vendita - Passione Classica
Iso Rivolta Fidia in vendita - Passione Classica
VENDUTA/SOLD
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ISO RIVOLTA FIDIA

Le quattro poltrone più veloci del mondo

ANNO: 1972

L’intuizione di un giovane imprenditore e l’arte di un grande designer diedero vita ad un modello che anticipò di quasi quarant’anni le esigenze di una clientela elitaria fatta di nobili, industriali ed artisti: primo tra tutti, il mitico John Lennon. Rara ed esclusiva (prodotta in soli 192 esemplari), la Iso Rivolta Fidia è da qualche anno ricercatissima dagli appassionati del marchio e non solo.

Acquistata quasi per caso, rappresenta oggi l’orgoglio della collezione “Passione Classica”.

Nel 1967 un giovanissimo Piero Rivolta (all’epoca il più giovane imprenditore del settore automobilistico) aveva appena raccolto l’eredità del padre precocemente scomparso; così, per dare continuità all’azienda, commissionò a Giorgetto Giugiaro il progetto di una berlina a quattro porte che richiamasse gli stilemi tipici del marchio di Bresso.

“In realtà avevo la necessità di viaggiare con mia moglie ed il nostro cane Mirco” mi racconta l’Ing. Rivolta in un momento di pausa durante un’ importante manifestazione Iso “e la coupé Grifo, che all’epoca guidavo, era diventata inadatta alle mie esigenze; così mi venne in mente di costruirne una a quattro porte”.

Fu Giugiaro a disegnare la famosa “muscle car italiana” (uno dei nomignoli della Grifo) e proprio lui fu chiamato a reinterpretarne le sinuose forme, a declinare le linee della coupé di Bresso in un’ammiraglia di rappresentanza: il risultato lo potete ammirare in queste immagini.

Iso Rivolta aveva appena fatto conoscere al mondo un nuovo concetto di vettura, uno stile che si sarebbe visto nuovamente sulle strade quasi quarant’anni dopo: sto parlando della prima coupé – 4 porte di lusso ad alte prestazioni. Molti di voi ora staranno pensando ad un’altra decina di modelli che avrebbero potuto dare origine ad un segmento di mercato oggi così in voga. Ma il riscontro di ciò che affermo (chiaramente non solo io) sta nell’intenzione del progetto, ovvero nell’idea, nata proprio dalla estrosa ed eclettica intelligenza di Piero Rivolta.

Questo è un primato, un altro primato tutto italiano: punto. Non c’è Merkel che tenga.

A dirla tutta, berlina o coupé che fosse, poco importava; Fidia aveva tutte le carte in regola per piacere: prestazioni di assoluto rilievo (ricordiamo il telaio sviluppato anche da Giotto Bizzarrini), esclusività ed artigianalità italiane. Stregato da questo irresistibile mix di potenza e stile, il musicista John Lennon ne acquistò ben tre. Tuttavia, nonostante queste premesse, il successo di questo modello fu modesto e la sua produzione vide 192 esemplari prodotti.

Ma se il mercato a cavallo tra i ’60 ed i ’70 non incoronò questa splendida berlina come una best seller, oggi Iso Rivolta Fidia e tutto il mondo Iso stanno vivendo una seconda giovinezza. Questo anche per merito del web; grazie ai social infatti è facile contattare in un lampo persone da ogni parte del mondo e condividere, anche solo per il tempo di qualche post, la passione per questo marchio automobilistico di grande prestigio. Mi riferisco ai numerosi gruppi/club dedicati, grazie ai quali la Iso Rivolta può rispolverare tutto il suo appeal e richiamare una nuova schiera di appassionati: come il sottoscritto, ad esempio.

La logica conseguenza è che, oltre alla Grifo (in assoluto il modello più conosciuto), ritornino ad essere protagonisti anche modelli che fino a poco tempo fa erano considerati materia esclusiva dei più esperti, come la Lele (opera di Marcello Gandini) e, per l’appunto, la S4/Fidia.

  • CARROZZERIA: Berlina
  • POSTI: 5
  • LUNGHEZZA: 497 cm
  • LARGHEZZA: 178 cm
  • PASSO: 285 cm
  • ALTEZZA: 132 cm
  • PESO: 1500 kg a vuoto
  • MOTORE: Chevrolet/Corvette 327
  • TRAZIONE: Posteriore
  • CILINDRATA: 5736 cc
  • POTENZA: 300 cv
  • ALIMENTAZIONE: Benzina
  • CAMBIO: Manuale
  • VELOCITA’: 220 km/h
VENDUTA/SOLD

LA MIA ISO: DUE ANIME IN UNA

Se avrete la fortuna di incrociare questa vettura per strada, vi assicuro che non vi lascerà indifferenti.

Gli aspetti che più stupiscono nel vederla passare sono la linea sinuosa, molto distante dalle berline di grosse dimensioni del suo tempo ed il suono del motore (Chevrolet o Ford), tanto discreto ai minimi regimi quanto esuberante in piena accelerazione. Caratteristica quest’ultima accentuata, nella Iso Rivolta Fidia di Passione Classica, da 4 tubi di scarico curvi (non originali) che le conferiscono una voce piena e decisa a tutte le andature; un vezzo un po’ “yankee”, che inizialmente non mi convinceva, ma che ora apprezzo come segno distintivo di questa nobildonna dall’aria così elegante, ma dall’anima altrettanto ribelle.

Parcheggiata davanti all’ingresso di una villa, chiusa nel suo abito blu sera e con quei bianchissimi interni in pelle, non farebbe pensare a nulla di pretenzioso sul piano delle prestazioni; eppure guidandola ci si accorge che Fidia ha una maneggevolezza da coupé ed una potenza da musclecar; un connubio esplosivo di eleganza e prestazioni, una Janis Joplin intrappolata in un noioso party di alta borghesia, pronta in ogni momento a sconvolgere gli invitati con la sua voce graffiante.

Del resto, 220 km/h circa di velocità massima nel 1972 non erano pochi per auto di questa stazza.

La Iso Rivolta Fidia di Passione Classica fa parte della seconda produzione, equipaggiata con il motore Chevrolet da 300 cv, cambio manuale Borg Warner a 4 rapporti ed interni ridisegnati rispetto alla prima serie.

La scheda tecnica di origine mi è stata fornita dalla più autorevole officina Iso Rivolta, vero riferimento mondiale per i collezionisti di questo marchio: “Il Bottegone” di Roberto e Federico Negri (rispettivamente padre e figlio) la cui passione per le auto di Bresso è totale. Ciò che supera la loro competenza (se mai possibile) è la loro disponibilità; sono andato a trovarli nella loro officina e Federico si è offerto di aiutarmi al fine di raccogliere notizie su questa Fidia per me semisconosciuta, almeno fino ad allora.

Se infatti ho ricercato le altre auto della collezione con grande dispendio di energia e fatica, in questo caso, come si suol dire, è stata la Fidia a trovare me. Navigando sul web, mi sono imbattuto in un annuncio che riguardava questa vettura; sono rimasto subito impressionato dalla sua bellezza e, successivamente, dalla sua incredibile storia.

Pochi mesi dopo, dando seguito ad una serie di fortunati incontri, ho conosciuto Massimo Della Torre, esperto collezionista di auto storiche e titolare della Carrozzeria Linea Retrò. Massimo ed il suo staff hanno eseguito un attento restauro conservativo nel rispetto dell’originalità di quest’auto, il cui passato è fatto di angoli bui di giganteschi capannoni e di qualche disinteressato commerciante. Sono poi seguiti degli importanti lavori di manutenzione meccanica presso un’officina specializzata. Grazie al prezioso supporto di ottimi professionisti questa Fidia, dopo 1 anno di restauro, è finalmente pronta per essere guidata.

Se deciderete di fare vostra una delle 192 vetture prodotte (superstiti registrate ad oggi circa 65) non acquisterete solo una valida alternativa alle solite Maserati o alle stravaganti De Tomaso, ma parcheggerete nel vostro garage un quadro d’autore tanto raro quanto prezioso; questo giustificherà almeno in parte una ricerca lunga mesi—forse anni—per scovare un esemplare in discrete condizioni.

Il curioso di turno, quando la vedrà posteggiata fuori dal ristorante, dopo aver fatto due giri dell’auto con sguardo ammirato, vi terrà a parlare per delle mezze ore, con interrogazioni a raffica sul perché – come – quando, chiedendovi incuriosito dell’origine del modello, di come sia stato concepito, etc. È il bello di possedere un’auto come questa: una creazione artigianale come testimonianza storica di un’azienda fatta di genio e ambizione.

“Come scusi? Quanto consuma?” Che domande…

LA MIA ISO: DUE ANIME IN UNA

Se avrete la fortuna di incrociare questa vettura per strada, vi assicuro che non vi lascerà indifferenti.

Gli aspetti che più stupiscono nel vederla passare sono la linea sinuosa, molto distante dalle berline di grosse dimensioni del suo tempo ed il suono del motore (Chevrolet o Ford), tanto discreto ai minimi regimi quanto esuberante in piena accelerazione. Caratteristica quest’ultima accentuata, nella Iso Rivolta Fidia di Passione Classica, da 4 tubi di scarico curvi (non originali) che le conferiscono una voce piena e decisa a tutte le andature; un vezzo un po’ “yankee”, che inizialmente non mi convinceva, ma che ora apprezzo come segno distintivo di questa nobildonna dall’aria così elegante, ma dall’anima altrettanto ribelle.

Parcheggiata davanti all’ingresso di una villa, chiusa nel suo abito blu sera e con quei bianchissimi interni in pelle, non farebbe pensare a nulla di pretenzioso sul piano delle prestazioni; eppure guidandola ci si accorge che Fidia ha una maneggevolezza da coupé ed una potenza da musclecar; un connubio esplosivo di eleganza e prestazioni, una Janis Joplin intrappolata in un noioso party di alta borghesia, pronta in ogni momento a sconvolgere gli invitati con la sua voce graffiante.

Del resto, 220 km/h circa di velocità massima nel 1972 non erano pochi per auto di questa stazza.

La Fidia di Passione Classica fa parte della seconda produzione, equipaggiata con il motore Chevrolet da 300 cv, cambio manuale Borg Warner a 4 rapporti ed interni ridisegnati rispetto alla prima serie.

La scheda tecnica di origine mi è stata fornita dalla più autorevole officina Iso Rivolta, vero riferimento mondiale per i collezionisti di questo marchio: “Il Bottegone” di Roberto e Federico Negri (rispettivamente padre e figlio) la cui passione per le auto di Bresso è totale. Ciò che supera la loro competenza (se mai possibile) è la loro disponibilità; sono andato a trovarli nella loro officina e Federico si è offerto di aiutarmi al fine di raccogliere notizie su questa Fidia per me semisconosciuta, almeno fino ad allora.

Se infatti ho ricercato le altre auto della collezione con grande dispendio di energia e fatica, in questo caso, come si suol dire, è stata la Fidia a trovare me. Navigando sul web, mi sono imbattuto in un annuncio che riguardava questa vettura; sono rimasto subito impressionato dalla sua bellezza e, successivamente, dalla sua incredibile storia.

Pochi mesi dopo, dando seguito ad una serie di fortunati incontri, ho conosciuto Massimo Della Torre, esperto collezionista di auto storiche e titolare della Carrozzeria Linea Retrò. Massimo ed il suo staff hanno eseguito un attento restauro conservativo nel rispetto dell’originalità di quest’auto, il cui passato è fatto di angoli bui di giganteschi capannoni e di qualche disinteressato commerciante. Sono poi seguiti degli importanti lavori di manutenzione meccanica presso un’officina specializzata. Grazie al prezioso supporto di ottimi professionisti questa Fidia, dopo 1 anno di restauro, è finalmente pronta per essere guidata.

Se deciderete di fare vostra una delle 192 vetture prodotte (superstiti registrate ad oggi circa 65) non acquisterete solo una valida alternativa alle solite Maserati o alle stravaganti De Tomaso, ma parcheggerete nel vostro garage un quadro d’autore tanto raro quanto prezioso; questo giustificherà almeno in parte una ricerca lunga mesi—forse anni—per scovare un esemplare in discrete condizioni.

Il curioso di turno, quando la vedrà posteggiata fuori dal ristorante, dopo aver fatto due giri dell’auto con sguardo ammirato, vi terrà a parlare per delle mezze ore, con interrogazioni a raffica sul perché – come – quando, chiedendovi incuriosito dell’origine del modello, di come sia stato concepito, etc. È il bello di possedere un’auto come questa: una creazione artigianale come testimonianza storica di un’azienda fatta di genio e ambizione.

“Come scusi? Quanto consuma?” Che domande…

L’ACCOMPAGNAMENTO

COVER D’AUTORE

Il 1972 è l’anno di uscita del film “Il Padrino”; la sua colonna sonora “Speak Softly Love”, nella versione italiana, è stata rivista ed adattata da Gianni Morandi (voce) e Gianni Boncompagni (parole). Degna di nota la cover di Patrizio Buanne, del 2005.

DOCUMENTI…

Il filmato più interessante della Fidia è tratto da una serie intitolata “The Iso Rivolta Chronicles”, in cui alcuni esperti e collezionisti parlano di questo straordinario modello.

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