FIAT 130 COUPÉ
La firma dell’Avvocato
ANNO: 1982
La GTV6 è pronta a diventare un mito. Lo è già per tutti gli alfisti. La sua linea seducente e le sue qualità tecniche stanno rapidamente conquistando consensi tra tutti gli appassionati di auto, senza distinzione. Il fantastico motore “Busso” e l’importante palmares agonistico completano il quadro di un’auto le cui quotazioni sono pronte a salire vertiginosamente.
La storia di quest’auto parte dal 1967, anno in cui Alfa Romeo decise di sostituire la Giulia GT con una vettura altrettanto sportiva ma più comoda, con quattro posti veri ed un bagagliaio spazioso. Per far fronte alle richieste di Alfa Romeo, Giorgetto Giugiaro (Italdesign) creò questa coupé, che regalava comodità, spazio e versatilità senza perdere nulla in fatto di sportività. Il trucco fu quello di spostare i volumi all’indietro, creando spazio nel tre quarti posteriore per passeggeri e bagagli; fu scelto inoltre di installare un portellone posteriore, soluzione preferita al meno versatile baule separato.
Il disegno della scocca della Alfa Romeo Alfetta GTV 6 2.5 fu uno dei primi creati al computer. Ne uscì una linea innovativa e fedele alle aspettative di una clientela Alfista che nel tempo si era evoluta, diventando sempre più restia ad accettare compromessi.
Nel 1982, in occasione di un restyling che interessò in maniera decisa l’estetica della vettura (appendici in plastica, fanali posteriori, ecc.), venne introdotta una nuova motorizzazione al vertice della gamma: la 2500 cc con motore v6 “Busso” ad iniezione, che portò le prestazioni della coupé di Arese a livelli di prim’ordine.
La Alfa Romeo Alfetta GTV 6 2.5 era riconoscibile, rispetto alle sorelle minori, per la vistosa gobba sul cofano, dettaglio un po’ sgraziato e per questo tremendamente sexy, che fece sognare milioni di appassionati.
Non si può infine non citare la brillante carriera agonistica di quest’auto, che raggiunse il suo apice con la vittoria del Campionato Europeo Turismo dal 1982 al 1985.
Bellezza, velocità, pedigree sportivo: non mancava davvero nulla a questa Alfetta coupé.
Qualche anno fa un grande appassionato di auto italiane, divenuto poi un amico, mi ha venduto questa Alfa Romeo Alfetta GTV colore argento, in buono stato di carrozzeria e in condizioni meccaniche davvero impeccabili. Infatti il giorno della consegna l’ho guidata a casa per 140 km ed ho potuto apprezzarne le innumerevoli qualità costruttive che la rendono paragonabile a molte sportive odierne.
Una volta arrivato a Vicenza, ho chiesto alla carrozzeria Quadrifoglio di cancellare i segni del tempo. Sono così state riverniciate tutte le plastiche di colore grigio (paraurti, spoiler, specchietti, ecc..) e ripristinate alcune imperfezioni, come ad esempio dei graffi lungo le fiancate, probabilmente causati dal solito buontempone. La messa a punto meccanica ed il tagliando sono stati eseguiti dall’officina di Andrea Tecchio, il guru delle Alfa storiche al quale sono solito affidarmi per le vetture del Biscione. In ultimo ho ripristinato gli interni, facendo sistemare da un tappezziere di fiducia il cielo ed i sedili; ho ultimato il lavoro con un set di tappeti su misura e con una igienizzazione a vapore.
A disposizione anche il “Certificato d’Origine Alfa Romeo” ed il “Certificato di Rilevanza Storica”, utili ad attestare l’originalità di questo meraviglioso esemplare, con targa originale “PN”.
L’Alfetta GTV è fatta per divertire e dimenticarla in garage solo per appagare il desiderio collezionistico di possederne una sarebbe un sacrilegio.
Guidare quest’auto nel misto, stretto o veloce, è una delle esperienze più appaganti che si possano provare e solo dopo averla messa alla frusta per un paio di tornanti si può capire quale sia una differenza tra un’Alfa Romeo ed una qualsiasi vettura sportiva appartenente ad un altro marchio.
Lo stesso Jeremy Clarkson, celebre conduttore di Top Gear e Grand Tour, l’ha inserita nelle sue 10 auto più “cool” di sempre, attribuendole una componente “umana “ che le altre vetture non avrebbero.
La GTV6 si guida con il finestrino appena aperto, tenendo al limite la marcia tra un tornante e l’altro; lei scorre sull’asfalto con grande naturalezza, a qualunque andatura, lasciando al pilota il margine per godere della sua potenza ed attendere la curva successiva…
Qualche anno fa un grande appassionato di auto italiane, divenuto poi un amico, mi ha venduto questa Alfa Romeo Alfetta GTV colore argento, in buono stato di carrozzeria e in condizioni meccaniche davvero impeccabili. Infatti il giorno della consegna l’ho guidata a casa per 140 km ed ho potuto apprezzarne le innumerevoli qualità costruttive che la rendono paragonabile a molte sportive odierne.
Una volta arrivato a Vicenza, ho chiesto alla carrozzeria Quadrifoglio di cancellare i segni del tempo. Sono così state riverniciate tutte le plastiche di colore grigio (paraurti, spoiler, specchietti, ecc..) e ripristinate alcune imperfezioni, come ad esempio dei graffi lungo le fiancate, probabilmente causati dal solito buontempone. La messa a punto meccanica ed il tagliando sono stati eseguiti dall’officina di Andrea Tecchio, il guru delle Alfa storiche al quale sono solito affidarmi per le vetture del Biscione. In ultimo ho ripristinato gli interni, facendo sistemare da un tappezziere di fiducia il cielo ed i sedili; ho ultimato il lavoro con un set di tappeti su misura e con una igienizzazione a vapore.
A disposizione anche il “Certificato d’Origine Alfa Romeo” ed il “Certificato di Rilevanza Storica”, utili ad attestare l’originalità di questo meraviglioso esemplare, con targa originale “PN”.
L’Alfetta GTV è fatta per divertire e dimenticarla in garage solo per appagare il desiderio collezionistico di possederne una sarebbe un sacrilegio.
Guidare quest’auto nel misto, stretto o veloce, è una delle esperienze più appaganti che si possano provare e solo dopo averla messa alla frusta per un paio di tornanti si può capire quale sia una differenza tra un’Alfa Romeo ed una qualsiasi vettura sportiva appartenente ad un altro marchio.
Lo stesso Jeremy Clarkson, celebre conduttore di Top Gear e Grand Tour, l’ha inserita nelle sue 10 auto più “cool” di sempre, attribuendole una componente “umana “ che le altre vetture non avrebbero.
La GTV6 si guida con il finestrino appena aperto, tenendo al limite la marcia tra un tornante e l’altro; lei scorre sull’asfalto con grande naturalezza, a qualunque andatura, lasciando al pilota il margine per godere della sua potenza ed attendere la curva successiva…
Nel 1982 il londinese Billy Idol confermava il suo successo grazie all’album intitolato con il suo nome, oggi divenuto una pietra miliare degli “Eighties” e del pop-rock in genere. Da questo capolavoro venne estrapolato il singolo “White Wedding”.