MG METRO TURBO
Prova a prendermi
ANNO: 1994
Se siete stanchi di un mercato che non vende più automobili ma elettrodomestici, la risposta alla vostra fame di emozione potrebbe essere in questa pagina. Opel Calibra: comoda, veloce, con una linea ancora attualissima ed un pedigree sportivo di prim’ordine. Lei è già protagonista, oggi come un tempo. La Turbo poi…
Decennio d'oro
Le sue linee pulite, le sue superfici semplici ma decise sono ancora oggi d’ispirazione. Potremmo considerarla infatti come antesignana del corso stilistico “Bold and Pure” (audace e puro), espressione coniata recentemente da Opel per denominare la propria rinascita stilistica. La Opel Calibra fu presentata a fine 1989 al salone di Francoforte, irrompendo in un mercato che aveva dimenticato da tempo le coupé di fascia media, ridotte ad una quota davvero minima, rappresentata quasi esclusivamente da sparute offerte per lo più nipponiche (anche se di tutto rispetto). L’iridata Celica, la Honda Prelude e la Nissan 200 SX erano considerati prodotti di nicchia ed il loro riscontro commerciale era davvero esiguo, in linea con le tendenze dell’epoca. Per questo la casa tedesca, quando decise di proporre la Calibra, non si aspettava certo il successo al quale sarebbe andata incontro. Merito del designer americano Wayne Cherry; nella sua matita tutti gli anni d’oro Opel: vedi Astra, Corsa, Tigra e, appunto, Calibra. Cherry, coadiuvato dall’allora capo del centro stile, il mitico Erhard Schnell, disegnò sul pianale della Vectra una formidabile coupé dalla linea aerodinamica, equilibrata ma estremamente aggressiva. Migliaia di ore di sviluppo in galleria del vento avevano regalato a tutti gli appassionati un nuovo oggetto del desiderio, una carrozzeria levigata ed attraente, con il coefficiente di penetrazione aerodinamica più basso al mondo: un CX di 0,26, valore che venne da subito evidenziato dal marketing Opel come elemento importante per contenere i consumi e raggiungere prestazioni elevate. Proposta da subito con due motorizzazioni benzina aspirate da 2 litri a 8 e a 16v, Calibra era in grado di raggiungere rispettivamente i 205 ed i 223 km/h. Ad un’estetica strabiliante seguì poi un ottimo posizionamento commerciale, ciliegina sulla torta di un prodotto pressoché perfetto; il listino al lancio (Quattroruote 12/1990) era compreso tra i 28 milioni di Lire dell’allestimento base ed i 38 per la 16v aspirata a 4 ruote motrici. Il coupé era tornato: e fu da subito record di vendite, tanto che Opel dovette aprire un altro stabilimento per la produzione oltre a quello storico di Rüsselsheim. Durante il primo semestre del 1992 la gamma venne ampliata con la più potente delle Calibra: la 2.0 Turbo 4×4 da ben 204 cv e 250 all’ora di velocità massima; certo, il prezzo per la top di gamma lievitava a 42.500.000 Lire al netto degli accessori, ma si trattava di una richiesta economica ragionevole per le prestazioni della tedesca che, nonostante l’agguerrita concorrenza, pronta a proporre valide antagoniste, non temeva rivali in termini di vendite.
Parallelamente alla propria vita commerciale, l’uragano Calibra mieteva vittime anche in pista, con ottimi risultati nei rally e nel campionato turismo. In particolare mi riferisco alla stagione 1996, ricordata dagli esperti come una delle più avvincenti della storia del campionato turismo (ITC), che a metà ’90 era uno dei più seguiti eventi tra gli sport automobilistici, per via delle caratteristiche tecniche delle vetture in gara. Si sfidavano nei circuiti di tutto il mondo mostri da quasi 500cv guidati da piloti come Fisichella, Nannini, J.J. Lehto e Manuel Reuter; e fu quest’ultimo a trionfare con la Calibra V6 4×4, vincendo il titolo piloti e contribuendo al successo della Opel nei costruttori davanti ad Alfa Romeo e Mercedes. Proprio nel 1996, a causa delle normative antinquinamento, la Opel chiuse la produzione della Calibra nella motorizzazione più potente; si continuò invece a produrre il resto della gamma, ancora per un anno abbondante.
A fine carriera furono prodotte circa 240.000 Calibra, di cui solo circa 3500 a trazione integrale, divise tra aspirate e sovralimentate. Un mito degli anni ’90.
Alla guida – veloce ed equilibrata
Guardando questa sportiva non vi è un particolare che emerga più di altri; la Opel Calibra Turbo 4×4 colpisce da qualsiasi angolazione la si osservi. Il frontale con i suoi gruppi ottici sottili che inglobano i minacciosi proiettori lenticolari, il profilo affusolato ed il massiccio posteriore chiudono lo styling di un corpo vettura estremamente equilibrato, moderno e senza punti deboli, che promette un piacere di guida senza eguali. E tali promesse non vengono affatto disattese; proprio su strada infatti la Turbo 4×4 sorprende per maneggevolezza e prestazioni, coprendo lo 0-100 in un pazzesco 6,7 e sfiorando i 250 orari di velocità massima. L’assetto piatto e la trazione integrale, ripartita privilegiando l’avantreno, trasmettono una forte sensazione di sicurezza anche nelle curve più impegnative o nei repentini trasferimenti di carico, che non scompongono mai l’auto. Dopo i 3000 giri/min, il turbo spinge con decisione ed i 200 all’ora sono sempre a portata di mano; la Opel Calibra Turbo 4×4 è un’auto capace di soddisfare i driver più esigenti, anche quelli che non l’hanno mai considerata come una sportiva di sangue blu, ma solo come un oggetto di gran moda negli anni ’90. Va invece tenuto presente che se questa Opel è stata la più venduta della sua categoria per un intero decennio è merito anche di contenuti tecnici di prim’ordine e di un’intuizione che Opel ha avuto per prima, ovvero quella di creare una sportiva senza rinunce, non troppo costosa, in grado di trasportare 4 persone e di divertire in totale sicurezza anche i guidatori meno esperti. Una sfida, quella di Opel, vinta a mani basse 30 anni fa e vincente tra le storiche di oggi.
Carrozzeria “ad alta tensione” – La Opel Calibra Turbo 4×4 di Passione Classica
L’esclusivo “High Voltage Mica”, un viola con dei riflessi davvero difficili da catturare attraverso un obiettivo, è un colore micallizzato che arricchisce di sfumature la tinta a seconda dell’incidenza della luce sul corpo vettura. Questa Calibra fa parte della prima serie e proviene dal garage di un collezionista tedesco che mi ha consegnato la macchina completa di un raccoglitore con molte delle manutenzioni eseguite per gran parte della percorrenza. Autoradio originale, pelle totale, cerchi originali ed assetto sportivo. Una volta arrivata al garage, dopo la consueta diagnosi della compressione dei cilindri, la vettura è stata totalmente tagliandata (disponibili le fatture degli interventi) ed è ora pronta da usare. La certificazione storica è già riportata a libretto e dà diritto alle agevolazioni in merito a tassa di proprietà ed assicurazione; cifre contenute se si tiene conto dell’importanza di questa storica e del divertimento che è in grado di regalare.
Alla guida – veloce ed equilibrata
Guardando questa sportiva non vi è un particolare che emerga più di altri; la Calibra colpisce da qualsiasi angolazione la si osservi. Il frontale con i suoi gruppi ottici sottili che inglobano i minacciosi proiettori lenticolari, il profilo affusolato ed il massiccio posteriore chiudono lo styling di un corpo vettura estremamente equilibrato, moderno e senza punti deboli, che promette un piacere di guida senza eguali. E tali promesse non vengono affatto disattese; proprio su strada infatti la Turbo 4×4 sorprende per maneggevolezza e prestazioni, coprendo lo 0-100 in un pazzesco 6,7 e sfiorando i 250 orari di velocità massima. L’assetto piatto e la trazione integrale, ripartita privilegiando l’avantreno, trasmettono una forte sensazione di sicurezza anche nelle curve più impegnative o nei repentini trasferimenti di carico, che non scompongono mai l’auto. Dopo i 3000 giri/min. il turbo spinge con decisione ed i 200 all’ora sono sempre a portata di mano; la Calibra Turbo 4×4 è un’auto capace di soddisfare i driver più esigenti, anche quelli che non l’hanno mai considerata come una sportiva di sangue blu, ma solo come un oggetto di gran moda negli anni ’90. Va invece tenuto presente che se questa Opel è stata la più venduta della sua categoria per un intero decennio è merito anche di contenuti tecnici di prim’ordine e di un’intuizione che Opel ha avuto per prima, ovvero quella di creare una sportiva senza rinunce, non troppo costosa, in grado di trasportare 4 persone e di divertire in totale sicurezza anche i guidatori meno esperti. Una sfida, quella di Opel, vinta a mani basse 30 anni fa e vincente tra le storiche di oggi.
Carrozzeria “ad alta tensione” – La Opel Calibra Turbo 4×4 di Passione Classica
L’esclusivo “High Voltage Mica”, un viola con dei riflessi davvero difficili da catturare attraverso un obiettivo, è un colore micallizzato che arricchisce di sfumature la tinta a seconda dell’incidenza della luce sul corpo vettura. Questa Calibra fa parte della prima serie e proviene dal garage di un collezionista tedesco che mi ha consegnato la macchina completa di un raccoglitore con molte delle manutenzioni eseguite per gran parte della percorrenza. Autoradio originale, pelle totale, cerchi originali ed assetto sportivo. Una volta arrivata al garage, dopo la consueta diagnosi della compressione dei cilindri, la vettura è stata totalmente tagliandata (disponibili le fatture degli interventi) ed è ora pronta da usare. La certificazione storica è già riportata a libretto e dà diritto alle agevolazioni in merito a tassa di proprietà ed assicurazione; cifre contenute se si tiene conto dell’importanza di questa storica e del divertimento che è in grado di regalare.
Nel 1994, in piena Eurodance mania, si ballavano intramontabili successi oggi iper-campionati da numerosi artisti contemporanei per la creazione di nuove tracce. Così, mentre fuori dai dancefloor scalavano le classifiche italiane Bryan Adams, i Litfiba e la Pausini, in pista ci si scatenava con gli Ice-Mc (“It’s a Rainy Day”) e Corona (“The Rhythm of the Night”), solo per citarne alcuni (la lista sarebbe infinita).
Tra i più ballati impossibile non ricordare il duo tedesco dei “La Bouche”, con la loro “Sweet Dreams”. Ho scelto questo brano non solo per omaggiare la compianta cantante del gruppo Melanie Thornton, ma perché la data di pubblicazione di “Sweet Dreams” riporta al 12 marzo del 1994, il giorno dopo la prima immatricolazione di questa stupenda Opel Calibra Turbo 4×4.
Un prodotto è vincente sul mercato solo quando i valori che porta con sé vengono veicolati nel modo giusto. È il caso di questo geniale spot che con originalità esalta le straordinarie caratteristiche tecniche della Calibra, con chiaro riferimento alle ore di test impiegate in diverse gallerie del vento al fine di forgiare un profilo unico nel suo genere.