Era l’Italia della rinascita: gli elettrodomestici, la TV, l’automobile per tutti. La 1100 (codice 103) nacque nel 1953, come sostituta dell’omonima progenitrice degli Anni ’30 ma della quale non rimase quasi nulla; fu stravolto tutto, a cominciare dall’introduzione della scocca portante e dei parafanghi integrati al corpo vettura. Una rivoluzione progettuale che accompagnava un paese più ricco, che sorrideva al futuro e per questo sempre più attento alle mode; fu subito un grande successo per la berlina, di cui venne presentata la variante familiare nel 1954.

Due anni più tardi il modello fu migliorato: debuttò così la Nuova 1100 “103 E”, aggiornata con numerosi ed interessanti contenuti. Esternamente gli elementi più importanti erano il faro a centro calandra (derivato dalla sportiva “TV”), le nuove modanature laterali ed il diverso posizionamento degli indicatori di direzione; all’interno dell’abitacolo invece, furono introdotti il cruscotto a sezione rettangolare, le imbottiture per le ginocchia di guidatore e passeggero e lo schienale posteriore reclinabile che, unito al dislocamento della ruota di scorta a lato del baule, offriva un accesso al vano bagagli da primato. Anche il motore venne rivisto, con un lieve incremento delle prestazioni; questo consentì alla Fiat di aumentare il numero delle vendite e di soddisfare una clientela sempre più esigente, quasi snob, che iniziava a chiedere insieme prestazioni e versatilità; la 1100 Familiare era tra le migliori proposte sul mercato, con un listino di 1.200.000 Lire circa per una vettura utilizzabile durante i giorni lavorativi (molti gli artigiani ed i commercianti che la scelsero) e per le gite fuoriporta; nasceva così la moda del “fine settimana”, da passare con la macchina colma di bagagli assieme a tutta la famiglia.